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Quali permessi servono per montare una piscina fuoriterra?

Molti ritengono che il montaggio di una piscina fuoriterra non richieda alcun tipo di autorizzazione edilizia, spesso la frase utilizzata è "a casa mia faccio quello che mi pare", oppure che siccome si tratta (spesso) di un struttura rimovibile, non sia necessario comunicare nulla.

In alcuni casi è vero, si tratta di strutture rimovibili e quindi provvisorie, per cui non avrebbero bisogno di permessi edilizi.
Tuttavia questa regolamentazione è di competenza comunale, cioè ogni comune italiano può stabilire nel suo piano regolatore possibilità diverse, fino anche a vietarne l'intallazione e vi assicuro che ci sono comuni che le hanno espressamente vietate.
In altri casi viene solo richiesta una comunicazione, oppure l'effettiva rimozione a stagione ultimata.

Senza entrare nel merito e nel giudizio delle varie interpretazioni, mi preme sottolineare che non va mai sottovalutata la situazione e quindi, prima di investire nell'acquisto di qualunque modello di piscina, occorre informarsi presso il proprio ufficio tecnico. Il motivo principale è che si potrebbe configurare un abuso edilizio, con la consegiente ordinanza di immediata rimozione, e, cosa ben peggiore, si potrebbe anche arrivare ad una denuncia penale. Diffidate di quei venditori che non vi portano a conoscenza di questi rischi, in particolare non pensate che siccome le vendono anche i supermercati allora si può fare.

Più in generale, come spiegato anche in questo articolo, è sempre necessaria una autorizzazione edilizia quando si tratta di realizzazione di strutture stabili, cioè non facilmente rimovibili.
Molto spesso si vedono in gruppi facebook o su altri canali web, realizzazioni con piattaforme in cemento, strutture realizzate attorno alla vasca, e altre soluzioni più o meno fantasiose che racchiudono la piscina fuoriterra.
In alcuni casi c'è addirittura chi interra parzialmente o totalmente una piscina fuoriterra che non ha alcuna caratteritica strutturale per essere interrata.
Ripeto: il fatto che esistano luoghi nei quali nessuno controlla non autorizza nessuno a fare quello che si vuole.
Al di là della coscienza civica, non argomento di questo articolo, si tratta di rischiare di trovarsi addosso guai costosi e lunghi negli anni.

Ne vale la pena?

Forse conviene passare in comune e fare una semplice domanda per mettersi al riparo da tanti problemi.

 

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MARCO ROSSETTO

Ho realizzato nel 2009 il forum LaTuaPiscina.it, e dal 1986 opero nel settore delle piscine e del trattamento acqua, e più in generale di attrezzature e servizi per l'outdoor.
Ho fondato nel 2000 la mia Azienda AcquaPro srl che si occupa di costruzione, manutenzione piscine e vendita di servizi e accessori.
Sono stato membro delle commissione Regione Liguria per la redazione delle normative regionali.