Cosa metto nel filtro della piscina? Sfere, sabbia o sabbia di vetro?

Leggo spesso in vari social questa fatidica domanda: cosa è meglio mettere dentro il mio filtro della piscina? Sabbia, sabbia di vetro, sfere, o cosa?
Un pò come se il materiale utilizzato per mettere dentro fosse la soluzione di tutti i problemi e si potessero verificare "miracoli" nella prestazioni.
La notizia è che non è così, la differenza nell'utilizzo di questo o quel materiale fa pochissima differenza, al massimo fa la differenza nella manutenzione o nei costi.
La ragione è che, spesso, chi si pone questo dubbio ha un impianto di filtrazione dimensionato male, oppure che promette sulla carta delle prestazioni che nella realtà non possono nemmeno essere avvicinate.
La ricerca di prezzi sempre più bassi alimenta l'industria delle illusioni, perchè se io leggo che un filtro da con una portata di 6.000 litri/ora costa 100 euro mentre un altro con stesse indicazioni ne costa 600, sono portato a credere che siano la stessa cosa e che chi mi vuole vendere il filtro da 600 euro mi stia fregando.
In sostanza, la differenza di prezzo mi illude che spendendo poco avrò le stesse caratteristiche e prestazioni che spendendo di più.
Certo, qualche volta puo essere così, non lo escludo, ma proviamo quindi a usare un metodo più tecnico per capire la differenza:
La portata di un impianto di filtrazione (che è sempre composto da una pompa e da un filtro) è data dalle caratterstiche della pompa e dalle caratteristiche del filtro.
I dati oggettivi sono che (per semplificare il concetto) per avere una portata di 7 mc/ora ho bisogno di un serbatoio che contenga almeno tra i 40 e i 70 kg (sabbia o sabbia di vetro) mentre per avere una portata 12 mc/ora mi serve un serbatoio che contenga fra i 95 e i 110 kg (sempre di sabbia o sabbia di vetro). Questi dati nascono dal rapporto corretto fra volume di acqua da filtrare e superficie di filtrazione, non sono opinioni.
Affinchè poi una pompa sia in grado di far passare qui volumi di acqua, considerando delle perdite di carico standard, la potenza necessaria per far passare 7 mc/ora sarà di circa 0,5 kW, mentre per una portata di 12 mc/ora sarà di circa 0,65 - 1 kW. E questo considerando pompe di buona qualità, cioè con prestazioni dichiarate reali.
Una nota marca di piscine fuoriterra economiche, ci dice invece che i suoi sistemi di filtrazione hanno le seguenti cateratteristiche:
Per una portata di 7 mc/ora avremo un serbatoio che può contenere dai 16 ai 23 kg (di sabbia di vetro o di sabbia) e una pompa che ha una potenza di 450 W, mentre per una portata di 12 mc/ora avremo un serbatoio che può contenere dai 38 ai 55 kg e una potenza di pompa da 600 W.
Insomma, le differenze penso che si notino, tanto è vero che la maggior parte delle persone sono poi costrette ad acquistare (sempre da queste note marche di piscine fuoriterra ecnomiche) gruppi di filtrazione sovradimensionati rispetto ai valori dichiarati.
Sulle caratteristiche dei filtri ne ho scritto anche qui
Quindi, se queste sono le premesse, farà differenza usare un materiale piuttosto che un altro per riempire il filtro?
Ovviamente no, non esiste nessun materiale in grado di modificare sostanzialmente le prestazioni (scarse) di un impianto di filtrazione.
Quindi perchè scegliere un materiale rispetto ad un altro?
Proviamo a vedere le principali differenza tra i materiali adatti alla filtrazione e più diffusi, con la premessa che ancora oggi la maggioranza dei filtri viene riempita con sabbia silicea.
Come già detto in molti casi, la scelta andrebbe fatta da un professionista in grado di valutare l'uso effettivo della piscina e le sue caratteristiche.
Se mettete una benzina a 100 ottani nella vostra macchina, le prestazioni migliorano davvero? Forse. Ma una utilitaria non diventerà mai una sportiva.
MATERIALE | CARATTERISTICHE | VANTAGGI | SVANTAGGI |
Sabbia silicea | Si tratta di sabbia di fiume, non di roccia macinata, ha granulometrie differenziate, ma la pezzatura più comune da dai 0,4 ai 0,8 mm per i filtri monostrato. E' il substrato filtrante più utilizzato al mondo, già ai tempi dei romani per gli acquedotti. Nei filtri più grandi può essere abbinata a strati di materiali diversi, per migliorare la capacità | E' il prodotto più economico e se ben mantenuta può durare tanti anni, ottima efficienza di trattenuta. Non teme alcun tipo di trattamento chimico. | Sensibile al calcare, se non viene fatta una regolare manutenzione può agglomerarsi e diventare "pietra" perdendo totalmente al sua capacità di filtrazione. |
Sabbia di vetro | Alternativa molto valida alla sabbia silicea, si è diffusa da un decennio. Può essere di materiale vergine oppure riciclato, ma non cambiano le sue caratteristiche. | Poca sensibilità al calcare e quindi sopporta meglio acque dure. Per avere le stesse caratteristiche della filtrazione a sabbia silicea se ne impiega circa il 10-20% in meno. | Più costosa della sabbia silicea ma se ne usa minor quantità. |
Sabbia di vetro attivata | Disponibile presso vari produttori, vanta maggiori capacità di trattenimento dovute alle cariche di attivazione. | Ottima efficacia di filtrazione, ottima durata | Materiale abbastanza costoso, adatto a impianti ben performanti |
Zeolite | E' un materiale di orgine vulcanica, esiste in varie forme chimiche, ha proprietà fisico chimiche particolari. Rispetto alla sabbia silicea ha una superficie di filtrazione molto maggiore per via della sua porosità, inoltre vanta capacità chimiche di trattenimento del cloro combinato. | Ottima soluzione per avere una filtrazione più performante e migliorare anche l'eliminazione delle clorammine. Adatto alla sostituzione della sabbia in filtri sottodimensionati per via della sua capacità filtrante |
Costo abbastanza elevato, necessita di trattamenti rigenerativi periodici, abbastanza sensibile al calcare |
Antracite | Si tratta di un substrato formato da carboni vegetali. Non si utilizza mai da sola ma fa parte di uno degli strati utilizzabili nei sistemi multistrato. | Ottiva capacità di trattenimento di sostanze inquinanti | Costo elevato e poche possibilità di utilizzo |
Palline di cotone/poliestere | Uno dei prodotti che va per la maggiore in questi ultimi anni nei filtri economici. Si tratta di agglomerati di materiali sintetici o di cotone che hanno elevata capacità di trattenimento | Hanno effettivamente un effetto "barriera" efficace, con una filtrazione molto fine. | Non si può fare il controlavaggio, oppure il controlavaggio è insufficiente per pulire le sfere. Occorre obbligatoriamente lavarle a mano o in lavatrice. Alta possibilità di sviluppare colonie di patogeni |
Fibra sintetica (FibalonTM) | Viene spesso confuso con le "palline" ma si tratta di un agglomerato di fibre sintetiche, leggero e pratico da maneggiare | Buona capacità di filtrazione, leggero, pratico da maneggiare | Controlavaggi poco efficaci e necessità di frequenti sostituzioni |
In conclusione.
In molti credono che cambiando il contenuto del filtro le condizioni della piscina potranno migliorare. Ma se le condizioni di partenza sono insufficienti, se il "sistema filtrazione" non è performante, le differenze sono davvero minime.
Ovviamente la soluzione è sempre quella di investire in un "sistema filtro" più efficiente e adeguato non solo al volume dell'acqua, ma anche all'uso che si farà della piscina. Una piscina molto frequentata ha bisogno di sistemi molto più efficienti rispetto alla stessa piscina utilizzata da due persone.